venerdì 25 ottobre 2013

A Teatro nella Tuscia. Vaporidis in scena a Viterbo.

Anche se respiriamo prevalentemente aria (e smog) romana, accogliamo con piacere l'invito a segnalare questo evento a Viterbo. In fondo da quelle placide cittadine noi partimmo, prima ancora d'essere romani siamo stati viterbesi. Perciò non possiamo che accogliere e dare notizia, consci del fatto che ogni provincia ha bisogno di attività teatrali e culturali, soprattutto "gli artisti militanti" hanno bisogno di educare il pubblico all'arte, un pubblico che nella provincia di Viterbo è ancora troppo piccolo, che troppo ancora si avvicina ad un museo, una mostra o uno spettacolo teatrale di sottecchi e con un certo atteggiamento difensivo. Avanti, si accomodino, non mordiamo. Buon Teatro.

Su segnalazione di Cultuscia.com:

Lo Sfascio’, opera teatrale scritta da Gianni Clementi, che firma una regia a quattro mani con Saverio Di Biagio. E’ la prima volta in teatro per la star del cinema italiano Nicolas Vaporidis, in scena con Augusto Fornari, Alessio di Clemente e Riccardo de Filippis. Insieme a loro, unica donna, Jennifer Mischiati. 

Domenica 27 ottobre ‘Lo Sfascio’ debutta all'Auditorium di Santa Maria in Gradi alle ore 21 

Uno spettacolo duro e schietto, con un linguaggio forte. “Lo Sfascio è un titolo non casuale – spiega l’autore e regista Gianni Clementi - avendo in sé la doppia valenza di luogo di rottamazione fisica ma soprattutto morale. Un po’ quello che è successo nel nostro meraviglioso Paese. Il successo facile, il degrado morale, la corruzione, la volgarità, il ritorno al cliché della donna oggetto. Questi sono stati i modelli di comportamento che negli anni hanno mutato geneticamente i nostri cervelli. Fortunatamente ci sarà sempre il lamento di un bambino appena nato a donarci una speranza”. 

La trama: Siamo negli anni ’70, in piena strategia terrorista. Fosco, 40enne titolare di uno sfasciacarrozze (lo sfascio) e con precedenti penali alle spalle, è un amante della bella vita e non perde occasione per tradire sua moglie Katia, in avventure occasionali. E’ anche un giocatore incallito di carte e, insieme all’amico poliziotto Ugo, assiduo frequentatore di bische clandestine. Manlio, 25enne fratello di Fosco e afflitto da un serio handicap mentale, lavora allo sfascio ed è immerso nel suo mondo, composto disordinatamente da immagini di calendari sexy, gomme da masticare e giochi infantili. Frequentatore abituale dello sfascio è Luciano, detto Diecilire, un piccolo truffatore costantemente in cerca di soldi. Una grave perdita al gioco vede vittima Ugo il poliziotto, il quale decide di compiere una rapina e obbliga Fosco a rendersi suo complice. Anche Diecilire partecipa alla rapina, in qualità di autista. La rapina a una gioielleria si conclude con successo, ma come spesso accade una fortuita coincidenza spariglia le carte in tavola.

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