lunedì 7 giugno 2010

Silenzio


Si parla per riempire il vuoto

Fin da bambino ho amato
il silenzio; tacevo per ore.
Nei soli più miti fuggivo
nascondendo tra alti fusti.
Sull'erba sedevo immobile
scrutando i polli beccare
smontando e componendo,
il solo pensiero mi bastava.

- Il mondo m'impose la parola!
Rapporti, feste, compagnia
il gaio chiasso della socialità!
Mi dissero che il silenzio
era l'inferno dei dannati
allora imparai a parlare.
Diventai parte del Vuoto
agli stolti presi la stoltezza
ai furbi rubai la furbizia
tra i cani divenni cane!
Imparai a riempire il vuoto
parlai fin troppo, parlai
ma desiderando il silenzio.

M'abbandonai ai fuochi del vino
allo sbronzo strepitio informe
di feste collettive, ma per me
la letizia era non più di tre.
Così assaporai altre visioni
schiusi le porte all'infinito
i cieli si fecero oceani liquidi
l'ombra si confuse al delirio.
Colto da un'estasi selvaggia
finendo dinanzi al demonio
mi ritrovai perdendomi, Sì!
- Odiavo il clamore riempitivo
l'obbligo sociale delle parole
l'euforia di abili millantatori
e chi varcava il mio spazio.
Ho scelto ben pochi eletti
mantengo un sorriso beffardo
compassione e un sacro silenzio.
di Matteo Di Stefano

1 commento:

  1. I silenzi che mettono a disagio "Perchè sentiamo la necessita' di chiaccherare di puttanate, per sentirci a nostro agio? E' solo allora che sai di aver trovato qualcuno di davvero speciale, quando puoi chiudere quella cazzo di bocca per un momento e condividere il silenzio in santa pace." ...
    ...Mia Wallace (Uma Thurman) in Pulp Fiction di Tarantino.

    RispondiElimina