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mercoledì 1 giugno 2011

L'angoscia del giorno

(nell'immagine: Soft Construction with Boiled Beans di Salvator Dalì)

Ho il suono sordo delle cantine
svuotate, l'umido tanfo del mosto
aggrumato sui fondi, inaridito
sulle pareti dell'inconsistenza.

Melma, vomito di me stesso,
riluttante riflesso agonizzante
e sempre d'un fremito vacillo
provo: ma non c'è esistenza, oggi.

Terra, nuda terra ch'io vorrei
mia compagna di quiete, sorella
asciughi tu quest'umido sospiro
che più non ha odor di vino.

Nel volo d'un passero insegue
lo sguardo un sogno di libertà
ma ricade, sempre, tra vuoti tini
dove il mosto ora sa di morte.

Matteo Di Stefano


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