
Si è aperta l'8 luglio la stagione del Globe Theatre di Roma con I Due gentiluomini di Verona, opera di William Shakespeare. In un suggestivo scenario, nel cuore di Villa Borghese e sotto un cielo di stelle (che però non si vedono a causa delle luci) è partita così la stagione del teatro estivo romano. Per oggi è prevista l'ultima replica dello spettacolo che vede come regista Francesco Sala e nei due ruoli principali di Valentino e Proteo rispettivamente Giampiero Ingrassia e Gianluca Guidi. Un teatro rigorosamente in legno, luogo ideale dove rappresentare questa commedia fatta di intrighi amorosi, equivoci, amicizie tradite e poi ristabilite; un luogo che rimanda un po' con la mente ai primi anni di un '600 che nessuno di noi ha vissuto ma che, proviamo ad immaginare.
Valentino e Proteo sono due amici dall'infanzia che vivono a Verona, città dove Proteo canta l'amore alla sua dama Guilia. I due si dividono: Valentino parte per Milano dove si innamora della bella Silvia. Proteo resta a Verona, ma per volontà del padre deve partire anche lui per Milano. Lì, reincontra il suo vecchio amico e Silvia. Proteo se ne innamora e, dimenticandosi della sua fidanzata veronese e soprattutto dello stretto legame d'amicizia con Valentino, intraprende un gioco sporco nei confronti dell'amico. Fa faltare il suo piano di fuga con Silvia (già destinata in moglie al ricco ma stupido Turio) e poi tenta di corteggiare la stessa. Questa la trama principale nel quale si snoda la vicenda (e non svelo altro).
L'allestimento scenografico è essenziale, minimo, e la rappresentazione fila via attraverso gag comiche ed un buon ritmo. Un albero è l'oggetto più vistoso sulla scena che darà il suo massimo poternziale durante un gioco di luci mentre gli attori girano nel cortile con i lumini accesi. Uno spettacolo che può definirsi nel complesso piacevole. Gli attori si trovano, l'adattamento è frizzante e le musiche di Nicola Piovani, suonate direttamente in scena, danno brio a tutta la vicenda. Il potenziale comico è evidente soprattutto nel secondo atto, quando i nodi vengono al pettine e, tra equivoci, travestimenti e alcune trovate comiche la commedia acquista un ritmo serrante. La regia è pulita, senza eccessive ricerche ma ben strutturata. Buone le interpretazioni, anche se, a volte non del tutto convincenti. Gianluca Guidi (Proteo) che si diletta molto bene nel canto, sembra che stoni un tantino con la generale atmosfera comica e, spesso, la sua impostazione vocale assume strani toni che hanno un non so che di gutturale. Scelta registica o libertà attoriale? Fatto sta che il suo tono a volte disturba, creando un contrasto con il resto dell'impianto registico: viene da ridere all'udire i suoi strani versi, ma non è una risata comica. I restanti attori se la cavano bene anche se, personalmente ho preferito Viola Pornaro nei ruoli del giovanotto travestito piuttosto che in quello di dama. De gustibus. Molto buoni i servi e assolutamente lodevole Pietro De Silva(acclamato dal pubblico) nel ruolo del servo scellerato (ma lucido e saggio) di Lanciotto. Ed una nota di merito anche al cagnolino che era con lui, che si è messo in mostra in una prova attoriale senza sbavature, rispettando alla lettera il suo copione; salvo poi lasciarsi andare - come era ovvio - nel momento degli inchini tra salti e scodinzolii. Questa sera ci sarà l'ultima replica. Fa caldo, e se optate per il cortile forse ne risentirete un po' alla schiena domani: ma probabilmente il teatro e la freschezza rappresentativa forse vi ripagheranno delle pene sofferta.
(Alessandro Giova)
Spettacolo visto al Globe Theatre di Roma venerdì 16 luglio. (nella foto Pietro De Silva ed il cagnolino)
I DUE GENTILUOMINI DI VERONA di W. Shakespeare
Regia di Francesco Sala
Traduzione e adattamento: Vincenzo Cerami
Musica: Nicola Piovani
Produzione: Politeama srl
Scena e costumi: Silvia Polidori
Coreografia: Paola Maffioletti
Aiuto regista: Norma Martelli
Assistente musicale: Alessio Mancini
Assistente alla regia: Maria Castelletto
Assistente costumi: Manuela Velardo
Assistente scena: Ilaria Carannante
Maschere: Davide Bracci
Realizzazione scena: Andrea Morleschi
Interpreti: Nicola D’Eramo (Antonio), Pietro De Silva (Lanciotto), Gianluca Guidi (Proteo), Giampiero Ingrassia (Valentino), Ugo Maria Morosi (Duca di Milano), Claudio Pallottini (Turio), Loredana Piedimonte (Silvia), Viola Pornaro (Giulia), Raffaele Proietti (Fulmine), Giulia Rupi (Ursula), Alessio Sardelli (Pantino-oste), Jessica Ugatti (Lucetta), Simone Fantozzi e Lucia Cristofaro (Banditi)
Musicisti: Marcos Madrigal, Alice Warshaw, Sara D’Ippolito