Mistero Buffo è senz'altro una delle opere più fortunate del nostro tempo. Ho sentito dire in radio che oggi se fai settanta repliche devi ritenerti fortunato; quest'opera ha tutti i requisiti della fortuna, dalla sua nascita (1969) ad oggi si contano oltre cinquemila allestimenti in ogni parte del mondo.
Questo capolavoro giullaresco contro l'avidità, l'ipocrisia e la corruzione, nasce da un intenso lavoro di ricerca. Dario Fo, - che già si interessava di opere giullaresche e storie sacre tratte dai Vangeli apocrifi, i quali mostrano un Gesù diverso da quello presente nei Vangeli sinottici - raccolse in Italia e in altri paesi una vasta documentazione sul teatro e i canti popolari medievali, i quali furono ispirazione e matrice di quel che sarà poi l'opera buffa. Altra fonte di ispirazione - come racconta lo stesso Fo - fu il commediografo padovano Angelo Beolco, più comunemente noto come Ruzzante, il quale nel XVI utilizzando un linguaggo grottesco e volgare metteva in ridicolo la poesia degli autori del tempo proponendo storie tratte dal misero mondo contadino. Tutti questi elementi hanno contribuito alla nascita di Mistero Buffo, nel quale massiccio è l'uso del grammelot, un linguaggio onomatopeico inventato dai giullari di quattrocento anni fa per dare forza all'espressione teatrale.
Inizialmente pensato come spettacolo corale con una molteplicità di interpreti, Mistero Buffo divenne poi giullarata raccontata da un solo attore, cioè il giullare. I primi brani vennero letti durante un'assemblea all'Università Statale di Milano; il suo successo fu dirompente, tanto che un intervento di pochi minuti si tramutò in uno spettacolo di due ore. Nacque così, tra gli studenti di un'assemblea universitaria, passando poi per Case del Popolo, fabbriche e teatrini improvvisati su pedane traballanti, quella che poi diventò una grande opera mondiale.
Il primo copione di Mistero Buffo è stato pubblicato nel 1969 dalla cooperativa teatrale Nuova Scena fondata da Dario Fo e Franca Rame; nell'introduzione dell'opera si legge:
"Mistero buffo è una passione laica: una passione come la vedeva e la sentiva il popolo che assisteva alle recite sul sagrato delle chiese e nelle piazze del Medioevo. È la matrice originaria della Commedia dell'arte. Spettacolo di invenzione e spettacolo di vita, di satira e di rabbia, in cui il fatto religioso è assunto quasi sempre come pretesto per parlare del popolo, dei suoi problemi e della sua condizione, dei suoi rapporti con i potenti. Non quindi la religione del rito, ma un'interetazione del fatto religioso in chiave umana e popolare. Il Cristo che diceva: < È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, piuttosto che un ricco entri nel regno dei cieli >, il Cristo che predicava come primi comandamenti l'amore e la comunione dei beni, è diventato il simbolo di una Chiesa che per secoli ha difeso i potenti, ha accumulato ricchezze, ha sfruttato, anche come Stato temporale, le masse dei diseredati".
Non stupisce allora che quest'opera fu spesso rappresentata in fabbriche durante le proteste dei lavoratori e osteggiata dalla Chiesa. È un'opera che racconta dei potenti con gli occhi del popolo, le parole del popolo, coi gesti rudi del popolo. Amata dai poveri e rifiutata dai potenti, sberleffo per il ricco, vino d'osteria e rigenerante per il popolano. Il tempo e la sua forza hanno avuto ragione sugli ostruzionismi politici e vaticani, tanto che la Rai nel 1977, dopo che per quindici anni aveva spento i riflettori su Dario Fo e Franca Rame, li accolse come eroi vittoriosi registrando questa e altre opere. Oggi Mistero buffo può contare su un patrimonio di monologhi molto vasto che si è moltiplicato con gli anni, senza aver perso tuttavia il suo alto valore e la sua idendità grottescamente popolare. Il 9 ottobre 1997, quale autore di Mistero buffo e altre opere d'importanza mondiale, viene assegnato il Premio Nobel per la letteratura a Dario Fo, sublimando così un capolavoro il cui successo ancora oggi non s'è interrotto.
Principali rappresentazioniMistero buffo è stato rappresentato (dagli stessi Dario Fo e Franca Rame) al Festival del Teatro di Avignone, al Theatre du Nouveau-Monde di Montréal, al Festival internazionale di Berlino, al Festival delle Nazioni di Amburgo, al Festival teatrale di Palma di Maiorca, al Festival del teatro latino-americano dell'Avana, al Festival teatrale di Tampere in Finlandia, al Fringe Festival di Edimburo, al Festival internazionale del teatro a Monaco di Baviera, al Festival del teatro classico di Merida in Spagna. È stato inoltre rappresentato nel prestigioso teatro American Repertory Theater di Cambride e in altre città: Parigi, Madrid, Barcellona, Londra, New York, Washington, Baltimora, Mosca, Maiorca, Siviglia, Colonia, Stoccolma, Buenos Aires, Bogotà, Cali e altre.
Nel 1992 Mario Pirovano, attore della Compagnia Fo-Rame allestisce e gira l'italia con Mistero buffo; ancora nel 2006 continua a rappresentarlo in vari teatri italiani.
Nel 2009 Paolo rossi allestisce una propria rappresentazione.
Nel 2010 Mystère bouffe entra nel repertorio della Comédie Francaise.
