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giovedì 29 settembre 2011

Darsi presto per spacciati

(nell'immagine: Uomo allo specchio di René Magritte)

Già so d'esser vinto
già d'esser vincente,
già so d'esser tale
tal'altro, morte e vita.
Ah, fiato, corde e mani!
Vento, pioggia e foglie,
nevica da cima a cuore;
più dita che minuti,
più anni che sogni.

Matteo Di Stefano

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mercoledì 7 settembre 2011

Ricorre

(nell'immagine: due gomitoli)


Da me avrai sempre almeno

dei fiori, e un pezzo di cuore

abbondante; e l'anima, tutta.

Più di me non posseggo
costa cara oggi la luna
più d'umiltà e amore non ho.

Ti basta questo misero me
con tanto d'occhi e rughettepel nostro giorno dei giorni?

T'accontenti delle parole ancora
mai stanche d'elargir carezze sul ruvido di carta rinnovata?
Dalle mie luterane clausure
ancora so distillar profumi,

i soli odori che contano,

vuoi tu posar nel cuore

una goccia dell'umile essenza

dell'oggi per inebriarti domani?

Matteo Di Stefano


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sabato 3 settembre 2011

Brividi Invernali - Ernesto Ragazzoni


Ovverossia:
mettete
i piedi
in bocca...









Quando il verno sugli uomini dirocca
le sue valanghe, e tira vento e fiocca
e l’ombre calan giù l’orbe a conquidere,
io, se troppo serrato il gel mi tocca,
mi scaravento i piedi nella bocca.
Vi mettete a ridere?

Ma la cosa non è per nulla sciocca,
Anzi, se la stagion aspra v’accocca
la miseria de’ suoi brividi, dubito
che nulla valga meglio a chi l’imbrocca
che sprofondarsi i piedi nella bocca
per scaldarli d’un subito.
Vi mettete a ridere?

Ve’, la tormenta tappa in casa e blocca.
E fuori l’acqua gela nella brocca,
e trema il pesce, l’albero, il mammifero.
Candido, il piano par cristal di rocca.
Ed io m’allungo i piedi nella bocca...
Oh, del calorifero!

Ernesto Ragazzoni
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