Io sono niente, meno di niente.
Sono un uomo che scrive, senza la presunzione di autovalutarsi bene; scrive perché sente di doverlo fare, di dover crescere col suo scrivere verso forme indefinite. A volte mi sento poeta, a volte rido di me per averlo pensato.
Sono un uomo che recita mille parti, sul palco e nella vita. Giorno dopo giorno mi guardo allo specchio e sono sempre diverso da quello ch'ero il giorno prima. Forse sono nessuno; solo a volte, qualche sera soltanto, quando si accendono i riflettori e questo mio corpo interpreta un personaggio, solo allora posso dire con certezza di essere stato qualcuno. Una sera....
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TEMPORALE
Ci fanno piccoli, in una piccola
irreale felicità
le nubi
che grandi e buie aumentano
portando vento ed elettricità,
venendo ad aggiungere lampi
ai video già guizzanti,
risalendo i prati bianchi
di un lungo giorno estivo -
Quel gran venire dà silenzio
alle mani che si tuffano e riappaiono
dalle tasche delle giacche
ed è più muto
e accelerato anche il sempre
del viavai:
le donne dentro di loro
risentono i bambini,
gli uomini risentono
le donne del passato, le nubi
sul capo danno nuova
memoria,
un brivido di serpe
nella colonna vertebrale.
Guarda le nubi sul mondo
e su questa piazza che dilata
dove tutto in fretta si disperde...
Restano i baristi sulla soglia
davanti ai tavolini vuoti
e alle sedie disordinate
a veder che battono i lembi alle tovaglie
e a scambiarsi, tranquilli, due cazzate.
Davide Rondoni Il Bar del tempo
Ugo Guanda Editore