intimi sognatori nelle notti
e nei mattini troppo giovani,
che si fan ladri di briciole
sui nostri affamati palmi.
Della mia sete i sorsi
del mio freddo i lembi
dei miei giorni le notti,
senza velar gioia dividerei
con te, Dama idillica.
È troppo presto per il treno
e troppo tardi per trattenersi
sulle labbra appena sfiorate,
già quella chioma il vento
lambisce, nostalgica carezza.
di Matteo Di Stefano
Ciao Alex,
RispondiEliminahai reso molto bene l'attimo fuggente, la sensazione inesorabile del non potersi fermare, xkè l'oggi è già domani !
T'nvito a visionare i miei ultimi post sul sociale, xkè m'interessa il tuo pensiero a riguardo !
A presto
FioreSanRemo