Le farfalle adorano i lillà. Ce n’era un plotone da 10 in frenetica estasi danzante intorno a due cespuglietti. Tutte uguali: nere rigate d’arancio. Da tempo si vedevano solo farfalle bianche nei prati. Una farfalla colorata era un evento che destava stupore. Ora dieci tutte insieme s’ubriacavano dei lillà. Una cosa fantastica. Hanno paura, battono l’ali e s’allontanano ad ogni passo d’uomo. Sanno che l’uomo, brutto e rozzo, ammira la bellezza e vuol farla propria catturandola. La imprigiona in una bacheca con una spilla e un etichetta, pavoneggiandosi come se la bellezza di quei colori fosse sua. Le farfalle questo lo sanno bene e fuggono. Non importa se le intenzioni dell’uomo in questione siano buone o malsane. Nel dubbio danno un colpo d’ala e s’alzano in cielo, si posano sui rami alti, troppo per chi non ha ali per volare.
Tutte uguali, tutte della stessa famiglia. Hanno gusti anch’esse: ad ogni colore, ad ogni riflesso è associato un fiore. E le farfalle nere e arancio adorano i lillà. Le bianche i fiorellini selvatici, elisi, che s’alzano di poco dai prati. Infilano la lunga proboscide e succhiano il nettare: è il loro modo di far l’amore. L’uomo non può saperlo come deve essere fare l’amore con un fiore, ma basta osservare la danza gioiosa di quei fragili esserini volanti per condividerne l’ebbrezza. Che sapore avrà un lillà? A sentirne la fragranza invadere l’aria si direbbe soave, dolce, come nessun vino può eguagliare. E sporche di nettare s’alzano un instante, fanno una danza, s’accoppiano con altre farfalle, si poggiano su un altro grappolo. S’alzano, danzano, s’accoppiano, si poggiano. Così per l’interno arco del sole, così per l’intera stagione dei fiori. Poi, sazie e gonfie di linfa zuccherina, coveranno delle uova, dalle uova si schiuderanno delle larve e dalle larve nuove farfalle; e gli anni muteranno i colori in nuove forme, in nuove geometrie, in incantevoli moltitudini. E vivranno, un solo anno, un solo mese o giorno, una sola stagione dei fiori intorno alle piante di lillà.
Le farfalle adorano i Lillà..
Battaglioni di farfalle invadono i lillà
Mentre il sole fa capolino tra gli alberi
E tozzi calabroni ronzano a scatti goffi.
Le farfalle danzano tra i fiori di lillà
Dipingendo l’aria di nero e d’arancio
S’adagiano lievi sui grappoli ricchi.
Volteggiano che pare un dì festoso
E s’odono lanciar beffarde risatine
All’uomo buffo longevo e brutto.
Srotolano lunghe cannucce nei calici
Colmi e gonfi, bramosi come vagine
In attesa di fecondare i loro pistilli:
Corteggiandosi tra le volte azzurre
Burlandosi dell’uomo invereconde
Le farfalle fanno l’amore coi lillà.
Battaglioni di farfalle invadono i lillà
Mentre il sole fa capolino tra gli alberi
E tozzi calabroni ronzano a scatti goffi.
Le farfalle danzano tra i fiori di lillà
Dipingendo l’aria di nero e d’arancio
S’adagiano lievi sui grappoli ricchi.
Volteggiano che pare un dì festoso
E s’odono lanciar beffarde risatine
All’uomo buffo longevo e brutto.
Srotolano lunghe cannucce nei calici
Colmi e gonfi, bramosi come vagine
In attesa di fecondare i loro pistilli:
Corteggiandosi tra le volte azzurre
Burlandosi dell’uomo invereconde
Le farfalle fanno l’amore coi lillà.
di Matteo Di Stefano
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