le paure, insieme ad altri fogli
scritti, sporchi di spasmi gioiosi
ilari voluttà dell'esistere oggi.
Ce li spartiamo equamente
i brividi della fredda scalinata
sospesi su di un filo d'acrobata
troppo esile pel peso d'entrambi.
Lo stesso con destrezza, in due
volteggiando tra precari istinti
senza un vero perché ci teniamo
in equilibristici silenzi, pieni.
Matteo Di Stefano
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