Ho visto candida
la neve stendere gelidi manti,
le strade scaldarsi di uomini
mille impronte fiammeggiare
al focolare del rosso vino.
Ho visto sguardi pazientare
davanti lunghe indecisioni,
comunione d'istinti e umanità.
Ho visto gente diversa
trovare un accordo comune
nel suono d'una parola,
dita intirizzite sulle mappe
indicare dubbie destinazioni.
Ho visto metropolitane,
fermate ognuna diversa
mutare il movimento in arte.
Ho visto gallerie illegali
tra umide decadenze
serbare autentici artisti
e pubbliche mostre fatue
ostentate presunzioni osannare.
Ho visto,
come dall'oppressione nascano vivi
colori e emozioni contro la spada.
Ho visto volti assassini
con mani tese ai morti
innalzare marmorei silenzi
ai solenni templi della Storia.
- Ho udito,
miei connazionali parlare
d'una Patria in fiamme
senza nostalgia
bevendo,
ho udito
infiniti strepiti lontani
sfiorar lievemente l'anima,
e sì distante m'è parsa
quella terra di fuochi
che solo sentivo il calpestio
di quattro passi nella neve.
Matteo Di Stefano
(nell'immagine un dipinto di
Alexander Rodin)
(nell'immagine un dipinto di
Alexander Rodin)
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