(nell'immagine un quadro di Edward Hopper)
perché in te languisco
teneramente l'aria
afferro e stringo;
perché sai esser spettrale
col tuo nero sepolcrale
sotto il tuo pizzo seducente
urlo silenziosamente.
T'amo poi perché temo
temo la brevità, il sonno
che sfugge e ti consuma
l'incanto che muore nell'alba.
Notte che proteggi gli amanti
i piccoli diavoli, gli ubriachi,
un lenzuolo di sospiri
dona a chi lungamente attende.
E abbi pietà di noi
dei poveri pazzi estasiati
ebbri di profumi fugaci
concedici i sogni migliori.
Notte io taccio, io so, farai
della mia anima uno straccio
e ciò ti rende bella:
Notte "ancora, ancora botte!"
A.G.
Nessun commento:
Posta un commento