(nell'immagine un'opera di F. Bracquemond)
Amputate gli acrobati
(cit. da un celebre murale)
feriteli a morte!
Fintantoché non resterà
d'essi una muta carcassa.
E quando son colmi di voluttà
trucidateli senza pietà
occultate i loro silenzi
lungo un'arena bianca
li divorino i granchi
siano rosi dal sale
il sole sia la loro brace
più non squittiscano!
- Eppur si muove
feticcio immondo!
Seppur ei morto
esala tormenti!
Saremo mai liberati
dai loro canti disperati?
Oh che anime depravate
che tanfo quelle spoglie alate!
Ed ecco quei poveri Cristi
risorgere gonfi di cisti
sparate! uccidete! I cervelli
al core vogliono come orpelli!
Van cercando divine muse
perch'esse li disprezzino
inondar sì d'amaro strazio
il cammino all'uomo pratico,
e come rifiorisce la natura
come trema la terra dura
al passaggio del loro pianto
sparate! pria che trovino l'incanto!
A.G.
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