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lunedì 15 marzo 2010

In punta di piedi


"Non dormivo, ma erano pensieri belli"

Sono entrato esitante nel tuo tempio Mia Dea
come entrai dalla finestra d'una tua vecchia dimora
percependo appena profumo di rose e velate beltà
quel poco che di te bastava a farmi inebriare.

Ai miei curiosi occhi sempre restava aperta
ogni tanto tornando lucidavi vecchi mobili
dallo specchio un'occhiata veloce diceva attento
lasciandomi ad osservar la polvere coprir le impronte.

Sono entrato quasi arrossendo al tuo cospetto
non mi fermai nemmeno un poco alla finestra
m'aspettavi alla porta e mi facesti entrare
avvertendo che ortiche fiorivano in giardino.

Sono entrato sradicando ortiche a mani nude
che nemmeno un poco si fecero rosse e dolenti
perché troppo, troppo rosso era il desiderio
ma tu le hai baciate ugualmente le mie mani.

Sono entrato esitante nel tuo tempio Mia Dea
trovai forza e coraggio ma dovetti ripartire
e tu Beltà vivente attraversando il giardino
-visto? una margherita è già sbocciata dicesti

di Matteo Di Stefano

1 commento:

  1. "m'aspettavi alla porta e mi facesti entrare
    avvertendo che ortiche fiorivano in giardino" è ..splendida!! come il finale!

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